Itinerario della Calabria ionica: i luoghi da scoprire

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Volete visitare una destinazione unica e pittoresca in Italia? La Calabria ionica dovrebbe essere in cima alla vostra lista. Situata sul Mar Ionio, nella parte meridionale del Paese, questa regione offre paesaggi mozzafiato, villaggi incantevoli e un ricco patrimonio culturale. Per trarre il massimo dal vostro viaggio in Calabria ionica, è essenziale pianificare un itinerario ben studiato che copra tutte le attrazioni e le esperienze da non perdere.

Iniziate il vostro itinerario nella Calabria ionica esplorando la città costiera di Reggio Calabria, nota per le sue bellissime spiagge e l’atmosfera vibrante. Non perdete l’occasione di visitare il Museo Archeologico Nazionale, che ospita i famosi Bronzi di Riace, antiche statue greche rinvenute nel mare vicino. Passeggiate sul Lungomare Falcomatà, una passeggiata che offre una vista mozzafiato sullo Stretto di Messina.

Pellaro

Località balneare in buona posizione sullo stretto di Messina, con il monte Pittaro al di sopra della collina. Il territorio collinare degrada dolcemente verso il mare formando una baia naturale. Durante il periodo greco-romano , la sua vasta insenatura dovete prestarsi assai bene ad accogliere flotte navali anche molto numerose, giustificando così l’esistenza di un poto: il porto Bolaro, nome che ha subito la modificazione con Pellaro. Gli scrittori antichi e recenti lo vogliono come il porto più importante della Magna Grecia Meridionale.

Pellaro è molto interessante dal punto di vista archeologico, infatti sono state ritrovate nei dintorni tombe arcaiche del VI sec a.C. . Nella zona della fraz. San Filippo sono stati rinvenuti i resti di una chiesa bizantina. L’abitato si sviluppa lungo la Nazionale, qui si trovano molte attività commerciali , la stazione ferroviaria, la Chiesa ed alcune banche. La costa di Pellaro ha subito negli ultimi anni gli effetti dell’erosione con conseguente arretramento delle spiagge che, un tempo, erano ampie e molto frequentate. Migliore è la situazione della spiaggia di Punta Pellaro, dove l’arenile è più ampio.

Negli ultimi anni Punta Pellaro è luogo di ritrovo per gli appassionati del windsurf e del kitesurf che qui trovano ideali correnti d’aria e mare perfetto per praticare il loro sport preferito. Ancora oltre, verso sud, in località Bocale, le spiaggia è molto frequentata da bagnanti per la presenza di lidi ben attrezzati e lussuose case di villeggiatura, che negli anni ’70 i reggini più facoltosi fecero costruire per trascorrervi le ferie estive.

Lazzaro

Frazione di Motta San Giovanni, comune collinare. Lazzaro sorge incantevole sullo stretto di Messina con la meravigliosa vista del maestoso Etna. Il suo territorio è compreso tra il torrente Cambarei e il torrente Riace verso sud. Località balneare con bella spiaggia e mare pulito. Era conosciuta dai greci e dai romani come Leucopetra che significa pietra bianca, il colore della roccia del promontorio di Capo d’Armi dove fu costruito nel 1897 il faro che è attivo tutt’oggi.

L’antico promontorio chiamato Capo dell’Armi affascina il visitatore per la sua grande mole che irta verso il cielo si tuffa poi da 160 metri di altezza, a strapiombo nell’azzurro mare per scomparire misteriosamente negli abissi marini. Il promontorio è anche noto per la presenza di una cava, da cui si estrae la pietra reggina o pietra di Lazzaro, utilizzata in edilizia e per l’arredo urbano. Lazzaro da sempre richiama gli appassionati di immersioni subacquee che incuriositi ammirano ad una distanza di 10 metri dalla costa i resti dell’antica Lazzaro distrutta dal terremoto del 1908 e contemporaneamente sommersa da onde alte più di dieci metri. Anche la spiaggia di Lazzaro si è ristretta a causa dell’erosione , ma è sempre molto popolata grazie al meraviglioso lungomare e ad accoglienti lidi aperti fino al tramonto, quando il sole calando dietro la Sicilia regala momenti suggestivi e romantici per concludere in bellezza la giornata.

Saline Joniche

Saline Ioniche fa parte del comune di Montebello Ionico, in provincia di Reggio Calabria da cui dista 6,15 chilometri e 35 circa dalla città di Reggio. I residenti sono meno di mille. In passato a Saline si produceva sale e si coltiva il gelsomino. Negli anni 70 fu costruito l’insediamento industriale Liquichimica ma mai entrato in funzione.

Dello stesso periodo il porto, che per molti anni fu utilizzato come porto turistico, poi a causa del gioco delle correnti l’imbocco principale venne ostruito dalla sabbia trasportata dalle correnti. Il centro del paese di Saline si popola e si anima nel periodo estivo, soprattutto quando molti emigrati al nord tornano per le ferie estive.
Il litorale di questo piccolo centro è formato da piccole spiagge e mare pulito, purtroppo però subisce da alcuni anni il fenomeno dell’erosione costiero che ha ridotto moltissimo l’ampiezza dell’arenile, un tempo però vantava larghe e pulite spiagge molto frequentate.

Melito Porto Salvo

Melito Porto Salvo dista da Reggio C. 28 km. Importanti avvenimenti accaddero in questa parte di costa jonica, infatti, proprio qui nel 1860 e nel 1862 sbarcò Garibaldi e fu ben accolto dalla popolazione. In località Annà si trova la casa Ramirez dove l’ Eroe trascorse i suoi momenti e dove rischiò di essere colpito da una cannonata borbonica. In memoria dei caduti garibaldini durante i due sbarchi, fu innalzato proprio sulla spiaggia il Mausoleo di Garibaldi, nel 2010 inoltre fu costruito il Museo Garibaldino, l’edificio si compone di tre parti: l’area esterna (qui si trova la nuova stele garibaldina che si è sostituita alla vecchia originale, ormai smantellata); una zona sotterranea contenenti le tombe di alcuni alleati di Garibaldi ed il museo vero e proprio in cui si possono vedere le armi e gli indumenti dell’eroe, numerosi suoi documenti e fonti inerenti lo sbarco dei Mille.

Nel medioevo Melito P.S. fu baronia degli Alberti di Firenze. Una delle attività importanti di questo territorio fu la pesca, ma anche la coltura del bergamotto e del gelsomino, grazie alla famiglia Ramirez che acquistò molti terreni, li bonificò e li coltivò. Alcuni sostengono che il nome Melito dipenda dalla produzione di miele che caratterizza la zona. Oggi Melito è una frequentatissima stazione balneare grazie a molti lidi che sono punto di ritrovo di molti reggini e turisti. Sul bel lungomare si trovano bar, gelaterie e pizzerie Il comune organizza nel periodo estivo, sin dal mese di giugno, belle manifestazioni ed invitanti sagre: la sagra della melanzana ad Annà, del pane caldo a Pallica, della polpetta al Paese Vecchio, del pesce alla Marina.

San Lorenzo Marina

Seguendo la Statale 106 direzione sud, dopo Melito P.S. si incontra San Lorenzo Marina, località balneare con bella spiaggia e lidi attrezzati. E’ luogo di villeggiatura con arioso lungomare, case e ville che nel periodo estivo vengono affittate ai vacanzieri. A ridosso della Ferrovia si trova il piccolo centro abitato con negozi e un supermercato ben fornito. Ma è in estate che San Lorenzo Marina si popola e si anima, grazie soprattutto ai lidi attrezzati che dispongono di pizzeria, gelateria, salottini e pista da ballo. Nei lidi l’animazione diurna e notturna intrattiene il pubblico con balli caraibici, giochi, serate a tema.

Condofuri Marina

Condofuri Marina è una tranquilla stazione balneare a pochi chilometri da San Lorenzo Marina seguendo la statale in direzione Sud. Il paese si popola nel periodo estivo grazie all’ampia e sabbiosa spiaggia ed il mare limpido. Il paese della Marina si sviluppa lungo la nazionale dove si trovano molte attività commerciali e residenze estive. Sul lungomare si trovano invece lidi attrezzati e ritrovi serali frequentati dai giovani. A circa un chilometro, In zona Camping Al Boschetto la spiaggia è attraversata dalle acque fresche del fiume Amendola, creando piccoli stagni dove si nota la presenza di piccolissimi pesci, rane, uccelli migratori e rigogliosa vegetazione. Questo punto un po’ distante dal centro abitato di Condofuri Marina è una vera oasi di pace, dove il silenzio è interrotto solo dal verso dei gabbiani.

Bova

Dista 9 chilometri da Bova Marina. Il paese è collegato ai comuni di Roghudi Vecchio, Roccaforte del Gresco e da Melito Porto Salvo da cui dista 10 Km.
E’ il principale centro dell’area Grecanica (area Ellenofona della Calbria). Si troca a circa 900 m s.l.m. arroccatto sul versante orientale dell’Aspromonte Meridionale. Le origine di Bova sono molto antiche, a testimoniare l’origineneolitica sono state le armi silicee rinvenute nel territorio circostante.
Lunga la fascia costiera sorsero molte colonie greche, In epoca medioevale fu assediata da Saraceni e spagnoli. Nel 1075 gli arabi colonizzarono parte della Calbria meridionale e i territori di Bova.
Oggi è meta di turisti per visita culturale, interessante è il sentiero della civiltà contadina, un museoo all’aperto dove si possono vedere i principali strumenti di lavoro della cultura contadina calbrese: macine di mulino ad acqua e a trazione manuale, torchi e presse di frantoio, abbeveratoi per animali, palmenti per pigiare l’uva, torchi per estrarre l’essenza di bergamotto e molti altri oggetti appartenenti all’antica civiltà agricola. I lavori di costruzione del museo sono durati circa un anno: dall’idea iniziale del luglio 2014, ai lavori di recupero degli strumenti, al loro restauro e installazione nel paese, fino all’inaugurazione dell’agosto 2015. IN una piazza del paese è stata collocata una locomotiva , a testimonianza che molti bovesi vennero impiegati in lavori legati alla ferrovia.

Bova Marina

Bova dista da Reggio 45 chilometri e gode di spiaggia sabbiosa e mare pulito. Frizzante nel periodo estivo quando i vacanzieri si riversano in quest’angolo di paradiso dove non manca nulla per trascorrere una vacanza tutto mare. Nel mese di agosto la cittadinanza festeggia la Madonna del mare (stella Maris) con bella processione delle barche. A Bova superiore invece ogni estate viene organizzata una delle edizioni di “Paleariza” un festival musicale del territorio.

Bova superiore, fu il primo insediamento di Bova e si trova ad un’altezza di 900 mt ed è una delle 11 località facenti parte dell’area Grecanica, cioè quel territorio dove vi è ancora oggi una minoranza linguistica ellenofona. La maggior parte dei centri dell’area Grecanica sono abbandonati o poco abitati. Decenni fa la popolazione di questo territorio si è trasferita sulla Marina dove sono più agevoli i collegamenti e dove si è sviluppato il commercio.

Palizzi Marina

Seguendo la Statale Jonica direzione sud incontriamo Palizzi, località balneare molto frequentata. Il camping Doccica incentiva il turismo grazie alla sua posizione direttamente sul mare. La spiaggia di Palizzi è molto frequentata dai vancanzieri per il mare pulito. Il paese a ridosso del lungomare offre varie opportunità per apprezzare la cucina del posto, fatta ovviamente di ricette a base di freschissimo pesce. Reggio C. dista circa 50 chilometri e la si può raggiungere comodamente in treno, infatti Palizzi è dotata di stazione ferroviatia. Consigliata la visita al borgo antico, dove però oggi vivono poche persone. Palizzi fa parte delle 11 località dell’area grecanica. Il centro storico è dominato dal castello medievale che sorge su di un grande sperone. Nel borgo sorge la parrocchiale dedica a S.Anna, la particolarità di questa chiesa è la cupola bizantina.

Brancaleone

Brancaleone fa parte di quei comuni sorti sulla fascia costiera Ionica della provincia di Reggio Calabria nota con il nome “Costa dei Gelsomini”. Ed é proprio a Brancaleone che nel lontano 1927 furono importate le prime piante di gelsomino, poi coltivate nei territori dei comuni vicini: da Palizzi a Siderno.

La raccolta del profumatissimo fiore impiegava molti abitanti della zona. Nel territorio di Brancaleone ci sono distillerie dismesse dove venivano lavorati il gelsomino e il bergamotto per essere utilizzati in campo farmaceutico e alimentare. Dista 60 chilometri da Reggio Calabria ed è raggiungibile percorrendo la Statale Jonica 106.

Le bellissime spiagge, il mare pulito, l’eccezionale clima e le zone circostanti, fanno di questa località un importante stazione turistica balneare calabrese.
Sulla bella e vivace Via Marina, popolata soprattutto in estate, si trova la casa dove ha alloggiato e trovato l’ispirazione per alcuni lavori letterari lo scrittore Cesare Pavese, durante il confino a Brancaleone, tra il 1935 e il 1936.

Da visitare il centro storico antico di Brancaleone superiore che risale all’anno 1000. Vi si trovano i resti del Castello, del Carcere, di alcune Chiese antiche, del Convento e della Torretta. Brancaleone è denominata ”La città delle tartarughe marine” perché sulle sue spiagge, così come su quelle dei comuni vicini, depone le uova la tartaruga comune (Caretta caretta), facendo di questo tratto di costa l’area più importante di deposizione in tutta l’Italia.