Costa Tirrenica: cosa vedere, le località più belle

costa tirrenica

Con il suo affaccio sul Mar Tirreno, questa costa incantevole offre una combinazione unica di paesaggi mozzafiato, spiagge sabbiose, acque cristalline e una ricca storia culturale.

La Costa Tirrenica è caratterizzata da un litorale lungo e variegato che si estende per oltre 200 chilometri, da Pizzo Calabro a Praia a Mare. Lungo il percorso, si possono ammirare numerose baie nascoste, scogliere spettacolari e insenature pittoresche. Le spiagge sono incantevoli, con sabbia fine e dorata che si tuffa nell’azzurro brillante del Mar Tirreno.

Questa regione vanta anche una vasta scelta di località balneari e cittadine costiere affascinanti. Tropea è una delle gemme della Costa Tirrenica, con il suo pittoresco centro storico, le strette stradine, le affascinanti piazze e la celebre Chiesa dell’Isola. Pizzo Calabro è un’altra destinazione imperdibile, con la sua storia antica e la deliziosa specialità locale, il gelato tartufo.

Numerose città costiere conservano i resti di antiche civiltà che si sono susseguite nel corso dei secoli, tra cui i Greci, i Romani e i Bizantini. I visitatori possono esplorare siti archeologici, castelli medievali e musei che raccontano la storia affascinante di questa regione.

Gallico Marina

Situata poco a settentrione di Reggio Calabria, questa frazione è raggiungibile attraverso un tratto costiero estremamente affollato, caratterizzato da splendidi agrumeti. Infatti, l’aria di quest’area è deliziosamente profumata dalle fragranze dei fiori di agrumi. Si tratta di una località balneare con una spiaggia piuttosto stretta, ma comunque molto frequentata.

Lungo la passeggiata sul lungomare, si possono trovare accoglienti ristoranti e pizzerie che si affacciano direttamente sul mare. A breve distanza verso l’interno, si trova Gallico superiore, dove spiccano maestosi edifici in stile liberty. È assolutamente consigliata una visita al Santuario di Maria Santissima della Grazia, che custodisce un’importante immagine di Maria Santissima della Grazia risalente ai secoli XVI-XVII. Accanto al Santuario si estende il parco della Mondialità, così chiamato perché rappresenta le più grandi civiltà del mondo, tra cui l’africana, l’islamica e l’asiatica, con i loro caratteristici edifici.

Parco della Mondanità

Il Padre missionario Aurelio Cannizzaro ha concepito questo luogo con grande creatività e umiltà, e la sua realizzazione è stata davvero notevole. Il parco si presenta affascinante sia dal punto di vista culturale che religioso, rappresentando le più illustri civiltà del mondo: l’africana, l’islamica e l’asiatica, con le loro caratteristiche architettoniche.

Particolarmente suggestivo è il viale della Resurrezione, adornato da antichi massi sui quali sono incise le formelle in bronzo della Via Crucis. Alla fine del viale, su una collina, si erge una raffigurazione del Calvario con il Crocifisso. Inoltre, vengono rappresentati altri due momenti religiosi di grande importanza: l’Ascensione e la Pentecoste.

Il Parco della Mondialità ospita anche un anfiteatro con una capienza di 800 posti a sedere, dove durante l’estate si tengono spettacoli teatrali e concerti canori.

Catona

La frazione di Reggio Calabria, situata di fronte a Messina, racconta la leggenda di San Francesco da Paola. Secondo la storia, quando il Santo non trovò nessuno disposto ad aiutarlo a attraversare lo Stretto di Messina, stese il suo mantello sull’acqua e, usando il mantello come imbarcazione e il suo bastone come remo, attraversò il mare. Questo miracolo gli valse il titolo di Santo protettore dei marinai italiani. Un monumento commemorativo è stato eretto sul lungomare, proprio nel punto in cui si verificò il miracolo.

Il lungomare è molto popolare durante l’estate e offre uno splendido scenario. Una delle attrazioni principali è il Lido dello Stretto, una spiaggia ben attrezzata e di grande bellezza. Durante il periodo estivo, si tiene anche una prestigiosa rassegna teatrale chiamata “Catona Teatro”, che vanta la partecipazione di famosi artisti internazionali. Non perdere l’occasione di assistervi, sarebbe davvero un peccato.

Il Lido dello Stretto di Catona, nato nel 1959 come luogo di incontro raffinato per la città, ha subito nel corso degli anni diverse trasformazioni fino a diventare oggi una struttura polifunzionale accogliente per tutte le età. Sulla spiaggia di sabbia bianca sono presenti aree gioco attrezzate per bambini dai tre ai dodici anni, due campi regolamentari di beach volley utilizzati anche per tornei nazionali e internazionali, spazi per l’animazione e giochi per tutti, servizi igienici e docce distribuite in diverse zone.

Villa San Giovanni

La sua eccellente posizione geografica la rendono cruciale per il commercio e per le connessioni marittime con la Sicilia fin dai tempi antichi. È sempre stata la via di transito preferita, tanto che la cittadina sorse dove i Romani avevano collocato la “Columna Rhegica“, un punto di attraversamento dello stretto che qui misura circa 3 chilometri. Nel 1965, l’imprenditore marittimo Amedeo Matacena fondò la Caronte SPA, la prima compagnia di navigazione privata ad offrire servizi di traghettamento nello Stretto di Messina. Nel 1967, venne seguita dalla Tourist Ferry Boat S.p.A., di proprietà del messinese Giuseppe Franza (le due aziende si fusero nel 2003, dando vita alla Caronte&Tourist). Attraverso il suo porto attivo, transita quasi tutto il traffico automobilistico e ferroviario.

In passato, Villa San Giovanni vantava importanti industrie come le filande; infatti, tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del XX secolo, era particolarmente rinomata per l’allevamento dei bachi da seta. Oggi, di quei luoghi di lavoro, restano solo pochi ruderi delle 56 filande che operarono in passato. Le filande costituivano una significativa fonte di impiego e sostentamento per la popolazione locale. Villa S.G. era anche famosa per l’industria delle pipe; nel 1913, la fabbrica francese Vassas produceva e raffinava pipe in radica di Erica. Al lavoro c’erano circa cinquanta operai, il legno proveniva dalle foreste dell’Aspromonte e dalla Sicilia. La fabbrica chiuse nei primi anni Ottanta.

Cannitello

Cannitello è connessa a Villa San Giovanni da un ampio lungomare ricco di bellezze naturali. Situata sullo stretto di Messina, è la località continentale più vicina alla Sicilia. Circondata da rigogliosi giardini, la sua costa inizia a sollevarsi da questo punto, offrendo panorami suggestivi. Il suo nome sembra derivare dalla presenza abbondante di canne spontanee. Le origini di Cannitello sono antichissime e si ritiene che sia stata un centro di grande importanza in passato, come dimostrato dal ritrovamento di antichi ruderi, monete, mosaici, ecc.

  • Forte di Altafiumara prende il nome dalla sua posizione su un’altura ricoperta di vegetazione, che digrada verso la valle. Qui si trova un lussuoso complesso alberghiero con una vista panoramica sullo stretto. In passato, questa struttura era una fortezza con cannoni.
  • Cannone. Nel 1902, venne ritrovato un cannone e i resti di una nave nelle acque antistanti la Chiesa di Cannitello e Pezzo. Venne attivata la Capitaneria di Porto di Messina e furono scoperti diversi cannoni di bronzo e ferro ossidati. I cannoni recavano la data del 1632 o 1638 e appartenevano a navi francesi, spagnole e olandesi. Si suppone che durante una battaglia navale combattuta nel XVII secolo tra la flotta francese e quella spagnola nelle acque dello Stretto, sia affondata una grande nave da guerra, ma nessuno si preoccupò di recuperare l’armamento e il carico.
  • Case Alte è una zona collinare ricca di vegetazione. Risale all’epoca delle invasioni turche.
  • Divale. La zona è ricca di vegetazione e produce ottimo vino Zibibbo. Ferrito è un piccolo centro adiacente a Cannitello, che si sviluppa lungo la Statale 18. A Ferrito si trova la chiesa dedicata alla Madonna del Rosario. Il nome deriva dal fatto che un tempo qui veniva estratto il ferro per la fabbricazione delle armi.
  • Porticello. Nelle acque antistanti il borgo è stato trovato il relitto greco con la testa del Filosofo, mentre nelle vicinanze è stato trovato il Poseidonio. Grazie alla conformazione del territorio, questa zona è riparata dal vento e probabilmente in passato era un’importante area di riparo in caso di forti raffiche di vento che rendevano la navigazione difficile.
  • Santa Trada. Il nome sembra derivare da un antico monastero italo-greco dedicato alla Santissima Trinità (in greco Αγια Τριαδα, Haghia Triàda). Sulla collina di Santa Trada si erge uno dei due Piloni dello Stretto, costruiti nel dicembre 1955 per il trasporto dell’elettricità in Sicilia tramite grossi cavi, poi rimossi nel settembre 1994.

Scilla

Scilla è una delle mete turistiche più famose della Calabria, perfetta per una vacanza da sogno e un soggiorno indimenticabile per gli amanti del mare cristallino, del sole, delle spiagge, della compagnia, della buona cucina, del divertimento, dello sport, della cultura, delle escursioni, dei panorami e dei tramonti. È anche un luogo ideale per organizzare eventi importanti, come un matrimonio romantico.

Bagnara Calabra

Grazie alle meravigliose sfumature della costa, l’ampia insenatura di Bagnara è conosciuta come Costa Viola. Il centro storico, situato sulla roccia di Marturano a 50 metri sul livello del mare, e la moderna e pulita marina rendono questa cittadina uno dei principali centri turistici della provincia di Reggio Calabria. Dispone di un piccolo porto e di una spiaggia sabbiosa lunga circa 1500 metri, che la rende una meta balneare molto frequentata. La spiaggia di Bagnara si estende dalla base del monte Cucuzzo fino alla Torre Ruggero, per circa un chilometro. Poco oltre la torre, verso nord, si trova il porto e una piccola e tranquilla spiaggetta.

Proseguendo ancora verso nord, il paesaggio cambia completamente: la costa diventa rocciosa e si fonde con il mare, offrendo scorci indimenticabili e grotte naturali come la “Grotta del Monaco” e la “Grotta delle Rondini”, che diventano mete molto ambite per le escursioni in barca durante l’estate. Negli ultimi anni lungo il lungomare sono stati aperti molti stabilimenti balneari ben attrezzati, dove è possibile trovare ombrelloni e lettini per rilassarsi al sole e godere della tranquillità di questa parte di Bagnara. Gli stabilimenti balneari offrono anche un bar per gustare deliziosi spuntini, gelati, bibite e un salottino dove coloro che si fermano fino a tarda sera possono partecipare agli eventi organizzati dallo staff.

Bagnara è famosa per la tradizione della pesca, a cui gli abitanti si dedicano da sempre. Lungo la strada costiera è possibile incontrare le “Bagnarote”, donne che vendono il pesce appena pescato. Negli anni, il numero di queste donne dedite al commercio del pesce è diminuito, ma la figura della “Bagnarota” rimane il simbolo della vera donna di Bagnara: una donna bella, forte, alta, diritta e possente che, con straordinario equilibrio, portava sulla testa un grande cesto di vimini pieno di pesce freschissimo pronto per essere venduto nei mercati circostanti di Bagnara e persino a Reggio Calabria. Ogni mattina, la stazione ferroviaria era frequentata da queste donne che, pazientemente, si sdraiavano per terra accanto ai loro carichi di frutta, verdura e pesce, in attesa dei treni che le avrebbero portate nei paesi dell’entroterra e della riviera, per poi ritornare alla sera dopo lunghe camminate e fatiche, pronte a occuparsi della casa e dei figli.

Palmi

La cittadina si trova su un ripiano costiero ai piedi del monte Sant’Elia. La struttura urbana di Palmi è regolare, con strade diritte e ampie piazze. Secondo alcuni ritrovamenti di utensili e armi presso il vecchio ponte di Petrace, Palmi sarebbe sorta durante l’età del bronzo. Fu distrutta dai saraceni nel X secolo e attaccata e distrutta dal corsaro Dragut nel 1549. Fu poi ricostruita e rinforzata con mura su iniziativa di Carlo Spinelli, in segno di gratitudine verso di lui venne chiamata per un periodo Carlopoli. La città fu danneggiata dai terremoti nel 1783, 1894 e 1908. La Torre detta della Pietra Nera è ben conservata.

La Marina di Palmi è una spiaggia incastonata tra le rocce e un piccolo borgo di pescatori ai piedi del monte Sant’Elia. In questa zona costiera si trovano le grotte marine delle Sirene, dell’Arcudace e la grotta Perciata. Il Lido di Palmi, noto anche come Tonnara, è la zona più turistica e frequentata durante l’estate; si affaccia sul mar Tirreno e presenta una particolarità: è arricchita da pittoresche scogliere, tra cui il famoso scoglio dell’ulivo, un isolotto a breve distanza dalla costa, sul